Tra le pagine di Alias

Al Dong Film Fest sorprendente animazione

di Luciano del Sette

… realizzati in animazione come i ventidue (fuori concorso) di Chinamen, dei milanesi Ciaj Rocchi e Matteo Demonte. Non una semplice coincidenza, ma la prosecuzione di un dialogo aperto da Visioni Contemporanee, rassegna a cura del Dong, che si è svolta a Shangai dal 13 al 17 ottobre. Sette film italiani, tra i quali svariate opere prime di giovani registi, proiettati, ricorda Zelia, «Davanti a un pubblico mediamente di duecento persone, piccoli numeri per la Cina, ma importanti guardando alla particolarità dell’iniziativa. Siamo rimasti stupiti dalle domande di spettatori che si confrontavano con il cinema di un paese completamente diverso dal loro e senza avere riferimenti culturali propri». Nel 1931, il nonno di Matteo Demonte è l’ottantanovesimo cinese ad arrivare in Italia. Proviene dallo Zhe Jiang, si stabilisce a Milano tra via Canonica e via Paolo Sarpi, dove altri suoi compatrioti sono già andati a vivere, primi abitanti della futura Chinatown meneghina «Nel 2015, con Ciaj, trasformammo la storia piccolo borghese di mio nonno in una graphic novel, Primavera e Autunni, pubblicata da Becco Giallo. Fu mia nonna, un’italiana, a lasciarmene in eredità la memoria. Il libro ha fatto da apripista a Chinamen. Un secolo di cinesi a Milano, mostra, graphic novel e film di animazione. Un progetto voluto dall’assessorato alla cultura del comune con l’obbiettivo di raccontare le dieci famiglie cinesi fondamentali nel passaggio dal primo flusso migratorio, quello di cui fece parte mio nonno, al secondo, che prese avvio dagli anni ’80 in poi». Poco meno di un secolo di storia in ventidue minuti di grande piacevolezza narrativa…

 

Sulle pagine di Alias di sabato 3 novembre 2018